released July 30, 2017
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"Inaturamide" di Dino Lacanfora: Musica che fa risuonare la natura
Cosa accade ad un artista che si perde nella natura?
Forse impara dalle foglie e dagli odori del bosco. La musica sgorga dalle cascate e dai ruscelli. L'ascolto diviene suono e si fa voce che è parola senza linguaggio, semantica, aliena, pregna di tutta la dolcezza e la ferocia dell'esistenza, dove l'umano scompare e il divino danza.
Ci sono nomi di animali immaginari e una lingua che assomiglia allo scandinavo dei Sigur Ros, il suono dell'ukulele ricorda il suono della pioggia. E poi musica elettronica come tempesta che sovrasta i boschi. Si incontrano misteriche creature nel cuore del bosco e il Signor Lacanfora le racconta in una lingua sconosciuta, con una melodia nordica, dolcissima, elegante, ci riporta indietro ai tempi in cui l'uomo non viveva separato dalla natura e sapeva ascoltarne i segni.
Una simbologia che è insieme antica e futura, dove serpeggia il non spazio e il non tempo, l'ovunque e altrove di una lingua universale che non fa segno, non significa, non indica, ma risuona eternamente, come la pioggia. Lo sciabordio delle onde, il mare immenso, il frinire delle cicale, il respiro degli alberi, il vento tra le foglie, l'aurora che nasce dal fondo della terra.
E l'occhio di un coniglio solitario tra le meraviglie del creato diventa viaggio universale, tutti e nessuno, da seguire nelle peregrinazioni tra le radici del mondo.
Il suono, il tempo, la voce e il risuono s'innestano su una ricreazione dei luoghi con quel meravigliato e meraviglioso entusiasmo che Aristotele definiva incipit di ogni ricerca.